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LA SCUOLA NON E' IL CAPRIO ESPIATORIO
Ritengo doveroso mettervi a conoscenza del piano contro il bullismo varato dal Ministero della Pubblica Istruzione. Per la sua realizzazione prevede un dispiegamento di forze enorme: 20 osservatori regionali, un numero verde, un sito internet, una grande campagna di sensibilizzazione, sanzioni e percorsi di recupero; e ancora: 2.2 milioni di euro per interventi mirati a livello locale e circa 600 proposte provenienti dal mondo della scuola e da cui attingere.
Eppure tutto questo - spiega il ministro Giuseppe Fioroni - ha senso e valore solo se subordinato ad una "grande offensiva educativa". "Conosco la realtà del minibasket, perché seguo i miei figli; mi ha colpito, negativamente, il comportamento di certi genitori a bordo campo, che incitano a vincere senza scrupoli, a prevaricare, a infischiarsene delle regole. Se vogliamo occuparci seriamente dei ragazzi, non possiamo non coinvolgere i genitori nel percorso educativo". "La scuola non è una cittadella arroccata, separata dal resto della società. Ma non può essere neppure il capro espiatorio delle sue inefficienze".
Nessuna campagna quindi avrà efficacia se la scuola non sarà sostenuta da famiglie e istituzioni sul territorio. E questo vale in ogni caso e sempre. Troppo spesso, a mio avviso,la scuola non solo è lasciata sola nella risoluzione dei problemi, ma troppo spesso accusata di non adempiere ai suoi compiti.
Azioni di sensibilizzazione al problema sono già stati messi in atto nelle scuole di ogni ordine e grado; ancora un Osservatorio permanente in ogni Regione per monitorare costantemente il fenomeno; quindi un numero verde nazionale 800669696 attivo dal lunedì al venerdì con 10 postazioni di ascolto e una task force di esperti; infine un sito Internet www.smontailbullo.it che sarà anche vetrina per le azioni e le campagne sul tema promosse dalle scuole. Ma sono previste anche sanzioni (che vanno fino ai 15 giorni di sospensione) e percorsi di recupero.
Per quanto riguarda le insidie presenti in Internet, eccezionale strumento ma anche amplificatore di ogni devianza, il ministro fa presente che c'è in atto un accordo, con i gestori di software e i produttori di videogiochi, che speriamo venga rispettato. Per quanto concerne lo sport, in una lettera inviata a Coni e Figc, il Ministro chiede che si aprano le curve degli stadi a scolaresche e famiglie ("ci sarà forse qualche introito in meno ma tanta educazione in piu", ha affermato Fioroni) e che anche a fine partita, come si fa all'inizio, le squadre si schierino in campo: "si è svolta una competizione non una guerra" - dice Fioroni.
Il ministro ritiene indispensabile che la scuola "diventi un luogo dove lo sport costituisca un’opportunità per tutti e dove si educhi anche alla sconfitta: perdere non è una vergogna, ma uno dei momenti essenziali della crescita personale di chiunque".
2 commenti:
Perdere ci fa crescere, maturare, e rafforzare il nostro carattere, anche una semplice critica magari espressa pure in modo professionale è indispensabile per la crescita di noi ragazzi...
Inoltre era ora che le autorità prendessero provvedimenti in seguito ai vari episodi di bullismo!!!!!!Arrivederci prof, Elisa!!!!!!
Sì, hai ragione,"perdere fa crescere" e rafforza moltissimo il carattere: ci "ridimensiona", ci fa capire che siamo "umani" e non "dèi"; come d'altro canto vincere dà sicurezza!!! Ma alla vostra età "brucia" un pochino e non è facile accettare le sconfitte! Bisogna vincere e perdere (sbagliato vincere troppo ma anche perdere sempre!!!) per crescere bene! ;-) A volte anche noi adulti facciamo fatica ad accettare le sconfitte, non siamo diversi da voi; anche perché magari ci abbiamo messo tanto impegno e tanta buona volontà...oppure a volte capita, come nel caso dei giochi di squadra, che la vittoria dell'altra squadra non sia stata proprio "corretta" o sia stata solo questione più di fortuna che di bravura vera e propria!!! C'è un orgoglio positivo e c'è questo orgoglio, che " è sbagliato"; quello che, quando perdiamo o di fronte ad un insuccesso, ci rende violenti, aggressivi e pieni di rancore nei confonti degli altri. E ci mette in corpo rabbia e aggressività per tentare di farci valere, come se fossimo noi come "persone" o il nostro valore ad essere giudicati...ma non è così: si può anche sbagliare un canestro e a causa di questo perdere una partita; ma non abbiamo perso come persone,noi valiamo lo stesso perché il nostro valore di persone che amano, che studiano, che faticano ogni giorno per dare il meglio di sè, la vostra dignità di ragazzi/e non viene toccata: che c'entra quello che "noi siamo" col perdere o il vincere una partita? Ci sono atleti bravissimi, cantanti bravissimi ecc ecc che come uomini o donne sono una nullità! Io credo sia comunque meglio il contrario, o no? Secondo te la tua mamma vale di più o meno di Madonna? Faresti cambio? Io no: ancora adesso posso dire che, anche se la mia mamma è stonata come una campana e ogni volta che prova a fare uscire qualche nota mi fa venire la pelle d'oca :-)))), è la migliore di tutte!!! ;-) E allora, perché questo non lo fate valere anche per voi? Baci8888888
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