lunedì 16 aprile 2007

UNICEF: MISSIONE "INTERNET SICURO"

Microsoft Italia e Unicef Italia, in collaborazione con la Polizia Postale e con il patrocinio del Ministero delle Politiche per la Famiglia, hanno dato vita ad un progetto finalizzato a garantire una navigazione sicura a milioni di bambini e adolescenti con grande sollievo per i genitori. La "Missione Internet Sicuro!", questo è il suo nome, si rivolge a un migliaio di scuole secondarie di secondo grado italiane e coinvolge studenti, insegnanti e genitori.
Viene proposto un gioco educativo: un cruciverba che aiuta i ragazzi delle classi prima e seconda, attraverso domande e risposte del cruciverba, a comprendere rischi e opportunità del web; questa prima elementare fase sarà approfondita dai docenti, con percorsi formativi gratuiti e materiale multimediale.
Le classi che hanno risolto il quiz, e identificato la parola chiave del cruciverba partecipano fino a giugno al concorso online: sono in palio due dei dieci computer offerti da Microsoft .
Il progetto ha incontrato l'approvazione del Ministero delle Politiche per la famiglia che ha letto in esso la volontà di "avvicinare il mondo degli adulti a quello dei più giovani"attraverso i mezzi di comunicazione tecnologica, tenendo conto della necessità di approntare le misure per un consumo consapevole e informato .
"Bisogna fare attenzione quando Internet viene usato come strumento per amplificare problemi della società - spiega Marco Comastri, Amministratore Delegato di Microsoft Italia - va cambiato il modo in cui i bambini possono usare certe informazioni, come ad esempio pubblicare immagini o video, e vanno aiutati gli stessi educatori a spiegare come utilizzare al meglio le potenzialità della Rete".
"Internet è sempre più diffuso e aumentano i rischi - nota Antonio Sclavi, Presidente dell'Unicef Italia - ci sono messaggi che possono carpire l'interesse del bambino e portare ad azioni di pedopornografia. Con questa iniziativa si vuole perciò rafforzare la capacità dei bambini e degli adolescenti di leggere e capire bene i messaggi. Comprendere i rischi, ma anche le opportunità della rete. E garantire tutele".
Da sottolineare in termini di protezione il difficile e tenace lavoro che sta facendo la Polizia Postale" che allo stato attuale ha analizzato più di 250mila siti; di questi ne ha chiusi 155, denunciando per pedofilia online più di 3500 persone.
"Lo scambio, il commercio, la diffusione di materiale pedo-pornografico sulla rete internet - ricorda Marco Valerio Cervellini, responsabile per la Polizia Postale e delle Comunicazioni dei progetti di educazione alla legalità e navigazione sicura dei minori sulla rete internet - hanno evidenziato la necessità di adottare una serie di comportamenti a livello familiare per ridurre i rischi". Da www.repubblica.it

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