mercoledì 4 aprile 2007

AMICIZIA

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. E' la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.

Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l'amico vostro. Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita. Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia. Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Tratto da "Il Profeta" di Kahlil Gibran

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono senza parole, prof. Se io avessi amici così cari...O forse ne ho, o non me ne accorgo.
A questo proposito volevo scrivere qui una frase, una frase che mi piace moltissimo:
"L'amicizia, la serenità che essa dona, non è qualcosa che deve essere preso alla leggera e neanche dato per scontato. Perchè dopo respirare, mangiare e dormire, l'amicizia è essenziale alla nostra sopravvivenza.
Con affetto...e nella speranza di fare nuove amicizie...
Valeria

SoleilSoledad ha detto...

Dolce Valeria, di questi tempi l'amicizia è cosa ancora più rara di quanto non lo fosse in tempi passati! Ma non perché gli uomini siano cambiati nell'animo in realtà, ma perché silasciano distrarre da bisogni che sono solo materiali: al momento fa stare bene soddisfare questo tipo di bisogni (quando stanno male, tutti cercano di compensare comprandosi qualcosa, no? e abbiamo i negozi pieni e i cuori vuoti!!!), ma dopo ritorna tutto come prima, perché LE COSE NON COMPENSANO IL VUOTO DELL'ANIMA!!!! Più facile che lo riempiano il contatto con un altro, simile a me, che anela alle stesse mete, che prova le stesse emozioni, che incontra le stesse difficoltà. Ma nessuno dedica più tempo ai rapporti...anche perchè un'amicizia bisogna coltivarla, dedicarci del tempo, essere anche disposti a "dare qualcosa di nostro"! E quei pochi rapporti che riusciamo a mantenere in piedi sono superficiali, vuoti, "poveri" di tutto: ci si vede, ci si incontra, un saluto e poi ognuno per la sua strada..Non ci si ferma più con l'amico/a. Si chiamano amici quelli che in realtà sono solo dei conoscenti. Alla prima difficoltà si lascia perdere, si rompe il rapporto. Si conosce tanta gente certo, ma in realta "non si conosce nessuno veramente"! Sai cosa? Dalle tue parole emerge mancanza di fiducia e di speranza, che comprendo ma che non condivido: anch'io ho avuto molte delusioni, ma tra i tanti rovi, anche se ti sembrerà impossibile, qualche fiore è cresciuto. :-) Forse fra qualche anno mi darai ragione. Un abbraccio con l'augurio che, come tu dici, la tua anima ne incontri un'altra nella "serenità che l'amicizia dona"!!! A presto

Anonimo ha detto...

Non pensavo di essere stata così fredda nelle poche righe che ho scritto.
Però, più le rileggo, più capisco che le ho detto la verità: in passato, alle elementari, avevo una grande amica. Una di quelle che ti sta sempre ad ascoltare, che non curiosa troppo sul tuo conto, che ti sa sostenere nelle difficoltà, che SEMPLICEMENTE TI VUOLE BENE. é stata veramente una ventata d'aria fresca nella mia vita, che mi ha portato a comprendere quando si parla di VERA AMICIZIA. Purtroppo, ora che siamo cresciute, provo un rimpianto nei suoi confronti. Perchè, quando io ero proprio in crisi, mi ha aiutato e sorretto, standomi però forse un pò troppo attaccata quando il fatto si è concluso. Ora lei è diventata ancora più timida di quanto non lo era prima, chiusa e schiva, e ho quasi paura che sia colpa mia. Ma io le voglio bene lo stesso, cerco di starle vicina quanto posso e nello stesso tempo approfondisco l'amicizia con altre ragazze. Le voglio bene perchè è stata per me molto importante, non la potrò mai dimenticare e neanche lasciarla da parte come un giocattolo rotto.
Perchè era ed è un'amica sincera, diversa da tutte quelle che ho ultimamente frequentato.
E queste furono le mie ultime parole.
:) Valeria!!

SoleilSoledad ha detto...

Vale, chiedo scusa se ti rispondo tanto in ritardo; davvero non ce la faccio a controllare i commenti di tutti i post, a distanza di tempo. Comunque, tornando a noi e al discorso sull'amicizia...Io credo che l'amicizia non conosca colpe o sensi di colpa, voglio dire che ognuno è o diventa quello che è.Io non credo che quella tua amica sia diventata più chiusa a causa tua: probabilmente è il suo carattere, a meno che tu non sappia in cuor tuo di aver avuto nei suoi confronti u comportamento che in qualche modo l'ha fatta chiudere in se stessa: ma non mi sembra da quello che dici che sia così. Allora ( e queste furono le mie ultime parole :-), come hai scritto tu) bello che ancora siate insieme. a dimostrazione che quello che ha legato veramente rimane, anche se le strade dividono o gli anni che passano sembrano far cambiare, durante il cammino, le persone che ci stanno accanto. Ciao e alla prox ;-)