giovedì 26 aprile 2007

IL SEMAFORO BLU

Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi.
- Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo?
Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu che così blu il cielo di Milano non era stato mai.
In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più grassi gridavano:
- Lei non sa chi sono io!
Gli spiritosi lanciavano frizzi:
- Il verde se lo sarà mangiato il commendatore, per farci una villetta in campagna.
- Il rosso lo hanno adoperato per tingere i pesci ai giardini.
- Col giallo sapete che ci fanno? Allungano l'olio d'oliva.
Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente.
Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare:
"Poveretti! Io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio".
(di Gianni Rodari - dal libro "Favole al telefono")

Noi uomini siamo abituati a vivere il nostro tran-tran quotidiano. Siamo un po' come gli automobilisti: stiamo con la testa china sul volante, badando solo alla strada, ognuno chiuso nella sua auto, nella sua scatola di ferro, preoccupato del denaro, del lavoro, concentrato sui mille problemi quotidiani. Il semaforo blu è l'intrusione di qualcosa di "diverso" dal solito, è la scoperta improvvisa di una nuova dimensione...Il semaforo che diventa blu dice: -Fermatevi ragazzi! State buttando via qualcosa di molto prezioso...Non c'è solo la terra: guardate in alto! C'è anche il cielo!...
Ma è una voce esile che viene spenta subito....

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